“V” …

“V” è questo il nomignolo che mi darò per raccontare la mia storia:

“E’ l’alba e Roma è stranamente ancora silenziosa a differenza di V che odia il silenzio e con questo contraddittoriamente anche la sua di voce, ma non i suoi pensieri, quelli no!
Con gli occhi lucidi, stanchi dalle troppe notti insonni siede spaventata fissando il vuoto. Non c’è nulla di particolarmente spaventoso in quella che ancora per poco si può chiamare stanza tale è il caos che la divora; non è sola, con lei, praticamente h24 ci sono i suoi cani, Baffo ( Baffina, Buffa, Baffetta etc. etc.) una cagnolona di 10 anni dal pelo biondo e arruffato, paffuta, dagli occhi grandi così grandi che a volte, osservandola, si fa difficoltà a non pensare ad un peluche, Valentino, il figlio di Baffo, un cucciolo di un anno e mezzo dal pelo fulvo e corto, molto magro, nonostante divori qualsiasi cosa si possa addentare. Lui, il cucciolo, non ingrassa di un etto, curioso attento e guardingo, come V, interessato e schivo, è pieno d’amore incondizionato per il genere umano.


C’è Leonardo, che l’ama e lei non sa perché. E’ l’ uomo che sposerà. Come accade praticamente ogni stracazzo di notte da qui a 2 anni, lavoro permettendo, “mi” rimane accanto, sempre! Ora dorme sfinito, incazzato, respira pesantemente come se ognuno di questi ahhh fosse un: “vaffanculo brutta stronza egocentrica! “ e va ad alternarsi con il respiro di Baffo, che invece russa beatamente. Si è fatto giorno, i primi raggi di sole illuminano il muro scrostato, non si può evitare, cause di forza maggiore.”

continua.                                                                                               Vega Villani