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In via dei Bresciani la giudice Santorini è china su un fascicolo, la cancelliera sta correndo via – se così si può definire la corsa di una papera in sovrappeso – la Maschera è ferma davanti a lei e se la vede venire incontro, non batte ciglio, infila la maschera, china il capo come per salutare e va avanti per la sua meta.
Ora è accovacciata sotto la scrivania della giudice, questa non l’ha vista entrare, non si accorge della sua presenza; finito il fascicolo, una chiamata sul telefono fisso la sorprende, ha un attimo di smarrimento: “ Pronto, si … non qui: dal mio cellulare“. la giudice riaggancia per ricevere immediatamente un altra chiamata, questa volta sul cellulare: “ Eccomi, si ho letto, non c’è bisogno di aggiungere altro, appoggio in pieno il servizio sociale come accordato! “
La maschera è sempre lì sotto, accovacciata, ha ascoltato le telefonate, sospira, sospira, la giudice si accorge di non essere sola nella stanza…