Apparente stato di fermo

M’arrendo, lascio che l’essere ceda al gusto,

intorpidite sensazioni, assopito l’Io.

Apparente stato di fermo, fuoco all’interno,

lunghi viaggi, l’incoerenza trova il Genio.

Questo con  mille colori e dolci note  m’accoglie,

leggero, malleabile come argilla il pensiero.

Volteggio su scalini di colorate sfumature, archi

luccicanti,  m’abbandono e vado avanti.

Tortuosa sarà la strada per colei che non è di casa.

Troppo il tempo sprecato, il Genio c’è sempre stato.

Allor grato  l’animo sarà di chi ha pensato, agito e sperato,

un futuro migliore, infiniti i sogni, la dolcezza di questi

il vuoto t’accoglie dando via l’amarezza …

Il tempo perde misura, intimo e personale sarà il senso,

nessuna definizione è solo l’infinito racchiuso in un momento.


Vega Villani